martedì 8 marzo 2011

Dirige un quotidiano. Giuro.

Riporto il testo:

Direttore, perchè non ha pubblicato alcun articolo sulle "presunte minacce" all'assessore Lia Beltrami Giovanazzi?



Fritz Salamini





RISPOSTA (tra virgolette)


"L'adige non ha mai creduto più di tanto alla vicenda delle "lettere di minacce" all'assessore Beltrami
, come dimostrano gli spazi marginali che abbiamo sempre riservato di volta in volta alla notizia, a differenza di altri quotidiani che ad ogni lettera dedicavano intere pagine di un quotidiano.
"

  • Con questa affermazione sembra che lei, Giovanetti, insinui il fatto che le minacce all'assessore siano una bufala. Mi corregga se sbaglio. Inoltre, pubblicare la notizia sul fatto che "le indagini non hanno portato a un nulla di fatto" non avrebbe fatto altro che confermare e dare coerenza all'atteggiamento di "diffidenza rispetto alla vicenda delle minacce" che lei sopra descrive.

"Terminate le indagini con un nulla di fatto hanno cominciato a circolare dossier con tutti contenuti delle intercettazioni effettuate durante le indagini. Da tali brogliacci, non emergeva alcun reato o ipotesi di reato, nè verso terzi, nè nei confronti dell'assessore Beltrami, ma solo conversazioni private dell'assessore e chiacchere al vento, oltre a qualche domanda che non ha trovato risposta degli investigatori. Tali dossier erano in mano da giorni anche alle stesse forze di opposizione che hanno presentato la mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore. E da più parti è arrivata la sollecitazione, a tratti pressante e quasi intimidatoria ("allora se non le pubblicate, c'è la censura") per la pubblicazione."

  • L'affermazione evidenziata in grassetto è falsa, perchè voi (l'adige) avete avuto gli atti pubblici( chiamarli dossier è sbagliato, nonchè superficiale) il 16 febbraio 2011, due giorni prima che lo dessi all'opposizione il 18 febbraio 2011(cosa che ho dovuto fare, visto che la mia parte politica nemmeno si sogna di mettere in discussione un appartenente alla maggioranza) e lo stesso giorno in cui avete avuto gli atti pubblici, lei ha negato la pubblicazione senza dare nessuna spiegazione a riguardo. Tralasciamo poi il parallelismo da lei fatto tra la frasi "allora se non le pubblicate, c'è la censura" e l'intimidazione che lei avrebbe subito perchè qualcuno le ha detto la suddetta frase. Eppure basterebbe consultare la voce "intimidazione" su un qualsiasi dizionario della lingua italiana.

  • Ci potrebbe dire da quali parti ha subito queste" intimidazioni"8(come lei buffamente le chiama) e da chi in particolare?

"A domanda perchè, se avevano peso politico, i contenuti delle intercettazioni non sono stati usati in consiglio durante la discussione della mozione di sfiducia, la risposta è stata: ma non possiamo usarle noi direttamente, meglio se lo fanno i giornali prima.

Ora, l'adige non si è mai fatto strumentalizzare da nessuno, tanto meno in questa occasione. In passato abbiamo pubblicato intercettazioni, solo qualora fossimo in presenza di reati o ipotesi di reato. Pubblicare intercettazioni private senza che gli inquirenti vi abbiano dato alcun valore, e senza che siano servite a individuare ipotesi did reato, dà soltanto ragione a Silvio Berlusconi, quando chiede di impedire le intercettazioni perchè conversazioni private.
Le intercettazioni vanno rese pubbliche soltanto quando riguardano fatti su cui si fondano richieste di arresto o di rinvio a giudizio
. Negli altri casi costituiscono una violazione della libertà personale, a cui questo giornale non si presta, e costituiscono lo strumento ordinario del giornalismo spazzatura che ha fatto proprio il "metodo boffo" per manganellare chi esprime posizioni politiche non condivise. Ecco perchè non abbiamo scritto nulla di quelle intercettazioni, pur disponendone copia dal giorno in cui è stata presentata la mozione di sfiducia dell'assessore."

p.giovanetti@ladige.it


  • Mi dica, Giovanetti, per caso il il quotidiano "il Trentino" ha pubblicato intercettazioni? NO, è stata data notizia del fatto che le indagini sono state archiviate senza un nulla di fatto, il che è una notizia degna di nota, visto anche che il suo giornale ha scritto della vicenda riguardante le perquisizioni in casa mia e dell'amministratore di dosstrento.net.
  • La frase "Le intercettazioni vanno rese pubbliche soltanto quando riguardano fatti su cui si fondano richieste di arresto o di rinvio a giudizio" altro non è che un'arrampiacata sui vetri, tant'è che il quotidiano "il Trentino" ha sollevato la questione politica, non la questione penale e a riprova di ciò vi sono stati i commenti indignati dei massimi esponenti locali del partito politico del quale la Beltrami fa parte.

Cordialità, Giovanetti.

8 commenti:

  1. E bravo Fritz... Ci voleva una ventata di freschezza. Oggi ho letto anch'io la risposta del direttore dell'Avvenire... Oppsssss, scusa, volevo dire dell'Adige... Come ho letto le notizie sul Trentino di sabato e domenica. E mi sono chiesto come mai l'Adige non abbia ripreso nemmeno una riga, eppure le altre volte lo aveva fatto, per le minacce alla Beltrami dico. E l'Adige aveva pure intervistato il questore che aveva smentito la scorta dell'assessore. Vabbè, a parte che di Trentino ho fatto fatica a trovarne una copia, invece di Adigi ce n'erano un sacco. Me l'ha detto pure il mio tabaccaio che domenica gli hanno comprato tutti il Trentino: evidentemente alla gente certe cose interessano, altro che macchina del fango, dossier, e - poi - arrivare addirittura a tirare in ballo Berlusconi, a me sembra che il direttore faccia un po' il martire dell'informazione e giri le cose a suo vantaggio... Ma si sa che la verità prima o poi viene fuori.
    Kisses e avanti così
    Palla di Pelo

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  2. Ammazza che storia...
    E pensare che non è stata nemmeno eletta

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  3. Strumentalizzare? Penso che la gran parte delle notizie esca in questo modo: non credo che un giornalista entri in possesso di materiale così solo se è bravo, chi passa le cose avrà magari anche pure qualche interesse a far uscire delle cose o no? Penso faccia parte del gioco, poi entra in ballo l'indipendenza del giornalista---

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  4. ecco, questo mi piace, con tutti i riferimenti.

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  5. el bepi da romagnam9 marzo 2011 alle ore 13:42

    L'Ades per n'pizar el foc l'brusa meio dei altri!
    Set d'accordo?

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  6. Edo (scusa Fritz ma preferisco chiamarti col tuo vero nome), hai scritto un sacco di stronzate! Tu hai bisogno di essere curato credimi. Ti consiglio di andare al Centro di Salute Mentale e di chiedere un appuntamento con un medico, prima che ti facciano un ricovero coatto in psichiatria. Sei gravemente malato, depresso, schizofrenico, frustrato, violento e vendicativo. Ascolta il mio consiglio Edo, curati prima che sia troppo tardi! Ciao ciao

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  7. Caro anonimo, secondo il tuo ragionamento si dovrebbero ricoverare anche gli agenti della Digos, il direttore del trentino e i suoi giornalisti e quelli che si sono fatti una loro idea leggendo quegli atti scritti in un italiano così cristallino e palese. Ma è chiaro che anche l'evidenza non può nulla contro i dogmi e le fissazioni di un leccaculo.

    ciao

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  8. ma cosa vi aspettavate dal quotidiano l'ADIGE? MEGAFONO DI PIAZZA DANTE DA QUANDO E' NATO VIENE LETTO DAI TRENTINI PER I NECROLOGI E LA CRONACA NERA. UN GIORNALE DOVREBBE AVERE IL CORAGGIO DI PUBBLICARE, SEMPRE CON LA CERTEZZA DELLE FONTI NATURALMENTE, TUTTE LE "SCHIFEZZE DELLA POLITICA TRENTINA PERCHE' SIGNORI NON SIAMO PER NULLA UN'ISOLA FELICE COME LORO CI FANNO CREDERE E FORSE SAREBBE PIU' APPREZZATO E LETTO. SONO STATO SEMPRE CONVINTO CHE UN GIORNALE MA SOPRATTUTTO UN GIORNALISTA DOVREBBE ESSERE IN ASSOLUTO ONESTO CON I SUOI LETTORI SENZA ARRAMPICARSI SUI VETRI PER GIUSTIFICARE LA NON PUBBLICAZIONE DI QUALSIASI COSA.

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Fritz Salamini

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