Il buon Federico Zappini ce l'ha fatta: dopo anni di finte lotte e cambi di casacca da movimentuccio a movimentuccio, è finalmente riuscito ad ottenere il suo scopo: SCONFIGGERE LA GLOBALIZZAZOOOOPS, ottenere un posto di lavoro in Provincia, frutto di una serie di leccate di culo alle istituzioni e contatti con i medesimi ( contatti che ha sempre negato durante gli anni da "militante"). Infatti è stato voluto da Michele Nardelli (consigliere provinciale di quella parte di Pd che parla per metafore e citazioni di preti, suore e saviani vari) come consulente per il "Forum Trentino per la pace". Quel Nardelli che andava al cso Bruno (ancora appestato dalla presenza di Zappini e Donatello Baldo) assieme a Lia Beltrami dell ' Udc, noto partito vicino alle sinistre più radicali, sempre in prima fila alle manifestazioni, pronti caricare gli sbirri e gettar loro addosso le famigerate sacche di sangue infetto. Quel Nardelli e quella Lia Beltrami che facevano le riunioncine con Baldo e Zappini
Un incarico da 46.704,84 euro per due anni . 1.668,03 euro mensili lordi, per 12 mensilità per 30 ore di lavoro settimanali, circa 1.100 netti per un orario che molti nel privato definirebbero un part-time. La motivazione di Nardelli riguardo l'affidamento dell'incarico a Zappini è stata che " ha svolto il servizio civile qui da noi al Forum per la pace" e visto che aveva dato un contributo importante abbiamo pensato di sceglierlo come collaboratore"
Zappini, un personaggio noto per la sua predisposizione al confronto e al dialogo, come quando al Bruno "quando c'era lui" chi dissentiva dalle sue posizioni ( e non sto parlando di me) veniva allontanato, cacciato, isolato. Come dicevano gli indiani di Gandhi, prototipo del moderno ribelle col portafoglio pieno di soldi di papà : " facile fare il ribelle quando hai una famiglia di Bramini gonfi di soldi pronti a tirarti fuori di galera"
La norma per i “concertini”che limita a quattro i componenti di una
band che si volessero esibire e a massimo due i diffusori che dovrebbero
dar voce a questi massimo quattro musicisti torna a far discutere,
tant’è che il “cantante rappista” Mortecattiva ha deciso di dedicarle
una canzone: “Pompo nelle (massimo due) casse. Il titolo è chiaramente
un richiamo a “pompo nelle casse”, pezzo dance dei Power Francers, un
inno tamarro alla gioia di vivere e all'essere chiattone con leggerezza.
Ciao Mortecattiva, non è la
prima volta che ti cimenti in un pezzo che irride la città di Trento:
prima con “Trento is much better than Los Angeles”, poi con “Non
commettere falsa testimonianaza”, una featuring con Mr. Gulag, rapper
milanese in cui Trento viene descritta come se fosse la capitale europea
della cultura, divertimento, gastronomia e quant’altro. Cito: “ a
Trento c’è venuto anche Saviano/ a Trento nulla è fuori mano/ Bill Gates
ci ha fatto il suo laboratorio/ Bill Gates, quella cima che ha donato
in carità metà del patrimonio” “ la biennale scompare davanti al Mart/
le guglie della Madonnina non sono niente/per me la vera piazza Duomo è
quella col tridente”. No future, direbbero i Sex Pistols, poi,
all’improvviso un briciolo di pietà nei confronti delle generazioni più
giovani sembra emergere dagli animi degli amministratori comunali. Si
può suonare fuori dai bar, ma senza amplificazione! Geniale, infatti,
dopo le dovute critiche, le lamentele fatte degli esercenti a causa
delle multe prese, la giunta comunale -immagino dopo aver ascoltato l'opinione di una task force ingegneri del suono- ecapisce che un concerto senza
amplificazione non può avere luogo, per cui dà vita a questa norma
lampo, avente valenza fino a giugno : sì all’amplificazione, ma massimo
due diffusori e massimo quattro componenti per band, orario 19.00 22.00.
Le autorizzazioni ai "concertini" - il Comune li chiama proprio così -
dovranno essere richieste in occasione di ogni evento e potranno essere
revocate in caso di violazioni o disturbo. Le malelingue su facebook
sostengono che con questa norma e solo due diffusori è difficile fare un
concerto, per non parlare del limite dei quattro componenti, se poi
vogliamo aggiungere che da che mondo e mondo, a Trento se ci sono dei
decibel di troppo che non siano i rintocchi delle campane del Duomo il
vicinato chiama le forze dell’ordine, sarà impossibile fare dei
concerti, perché gli esercenti non saranno messi nelle condizioni di
lavorare serenamente.
Tu invece cosa ne pensi?
Mezze seghe. Ho fatto un concerto
mettendo le basi nel lettore dell'auto di un amico e cantando seduto nel
bagagliaio. Però effettivamente l'automobile aveva quattro speaker.
Cancella tutto. Non si puo' suonare con due casse. O forse si, ma chi se
ne frega, alle dieci (quando bisogna comunque spegnerle) devo ancora
finire di ruttare la cena.
“Concertini”, la giunta li chiama così. Cosa c’è dietro a questa scelta linguistica secondo te?
E' un subdolo stratagemma subliminale finalizzato al marketing del
gelato. Non tutti sanno che l'azienda Motta possiede il 51% di Trento.
Con l'arrivo dell'estate e del caldo, la nota azienda produttrice di
gelati intende rimettere sul mercato il noto gelato alla vaniglia con
ripieno all'amarena, ricoperto da una croccante granella di biscotti. La
loro strategia consiste nel riportare la parola "concertino" sulla
bocca dei cittadini affinché nella calura estiva, vedere tale parola sul
cartellone dei gelati fuori dai bar, scateni un riflesso condizionato
che porti le persone ad acquistare il prodotto. Oppure serve per
separare l'evento musicale organizzato da privati dal concerto
organizzato dal comune in piazza Duomo ogni anno: non possono rischiare
di segarsi le gambe da soli vedendosi costretti a chiedere ai Lunapop di
lasciare Ballo a casa e farli suonare con due casse.
Ragioniamo per assurdo: adesso non sei più Mortecattiva, cantante
rappista, ma Roberta Bruzzone, criminologa, profiler e Milf. Il tuo compito è
quello di entrare nella mente del legislatore, capire come ragiona, e
tracciare un identikit per fare in modo che qualcuno lo fermi e la
smetta di disseminare il territorio di norme assurde. Prego, dottoressa
Bruzzone, ci dia la sua opinione e ci dica quale ragionamento si
potrebbe celare dietro una norma del genere
E' semplice. Hanno
calcolato perfettamente le tempistiche. Dovendo finire il concerto alle
ore ventidue è stato calcolato che se si superassero le quattro persone e
due casse, il tempo impiegato per mettere tutto a posto sarebbe troppo
lungo. Con quei saggi limiti invece, la tranquillità urbana viene
ripristinata esattamente quando terminano i programmi televisivi della
prima serata, permettendo ai cittadini produttivi di concedersi un sonno
ristoratore.
Ricordo il periodo dei Bastard a x Factor.
Giornali che quotidianamente decantavano le gesta dei paladini del rock
trentino, l’assessore Panizza rockettaro, che non perde occasione di
dire quanto si farà per le giovani band, in generale tutti un po’
esaltati dai “bastardi” e dalla qualità e la quantità delle band
trentine. Una sbornia collettiva. Tiriamo le somme tra ciò che è stato
(sembrato) e ciò che è adesso.
Ci avevate creduto?
Credi che per luglio questa norma verrà migliorata, mettendo gli
esercenti nelle condizioni di organizzare “concertini” serenamente,
senza che corrano il rischio di essere sanzionati ogni volta per
“disturbo alla quiete pubblica”, “schiamazzi” “ecc” o dobbiamo
rassegnarci e guardare il futuro con ottimismo, ché tanto è uscito
Diablo III?
Mi auguro che per luglio tu sia riuscito a finirlo,
Diablo III, sennò sei davvero scarso. Ad ogni modo, no. L'estate del
2012 sarà uguale a quella del 2011 e del 2010 e via dicendo. E poi chi
se ne frega dei concerti fuori dai locali, quando i locali sono sempre e
comunque quei tre? Visto chi li frequenta è molto meglio costringerli a
restare dentro, almeno non mi tocca vederli mentre vado in giro.
Grazie, detto questo a me di Diablo III piace molto lo stregone, ecco.